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A Ponte San Nicolò crescono campioni di Karate – Articolo sul Notiziario

Il Centro Studi Karate Tradizionale Taiji Kase è apparso nell’ultimo numero del Notiziario di Ponte San Nicolò! Questo l’articolo:

 

L’Associazione Centro Studi Karate Tradizione di Ponte San Nicolò s’impone in Veneto. Il Taiji Kase, che opera a Roncaglia da più di 15 anni, conquista l’oro ai campionati regionali di Paderno (TV) grazie alla squadra maschile, composta da Marco Canova, Mikele Milia ed Emanuele Favaro che vincono tutti gli incontri. Mentre è sfuggito per un soffio il podio al team femminile (Giulia Contato, Laura Rossi, Sofia Menin), classificatosi quarto. Ottimi anche i risultati individuali, in tutte le gare gli atleti sono saliti sul podio, qualificandosi per il campionato italiano di giugno. Primo posto per Davide Piombin ed Emanuele Favaro, rispettivamente nelle specialità kata (forma) e kumite (combatti- mento); due ori per Sofia Menin che diventa campionessa Junior; Mikele Milia ottiene due bronzi nella categoria Junior in entrambe le specialità (kata e kumite); salgono sul podio anche Laura Rossi e Giulia Contato al secondo ed al terzo gradino. Questi non sono i soli risultati che il Taiji Kase ha raggiunto in quest’ultimo anno di attività.

Venti nuove cinture bianche hanno iniziato il loro percorso sulla strada del karate ed il 31 maggio hanno sostenuto, assistiti dai diversi istruttori, il primo esame. Assieme a loro, anche una trentina di altri atleti hanno affrontato il passaggio di grado. L’elevata preparazione tecnica degli istruttori e la particolare attenzione, che il Comune di Ponte San Nicolò ha sempre prestato per l’attività sportiva, hanno creato terreno fertile per lo sviluppo di una florida scuola di karate che continua ad occupare posizioni di vertice nel territorio veneto ed italiano. I corsi per bambini ed adulti ricominceranno a settembre.

 

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Un Dojo in allenamento – Articolo sul Notiziario

Il Centro Studi Karate Tradizionale Taiji Kase è apparso nell’ultimo numero del Notiziario di Ponte San Nicolò! Questo l’articolo:

 

L’Associazione Centro Studi Karate Tradizione Taiji Kase, operante a Roncaglia da più di 15 anni, continua ad accogliere sempre più allievi mantenendo fede al principale intento con cui è stata fondata; educare i giovani a diventare uomini e gli uomini a non avere paura di esserlo.

È con questo obbiettivo che nel corso dell’anno vengono realizzate diverse attività, tendenti a sviluppare vari aspetti della personalità o della vita di relazione. I momenti di aggregazione sono infatti fulcro indispensabile per il naturale sviluppo delle capacità relazionali del singolo, sempre più compromesse dall’eccessiva esaltazione dell’individualismo tipica dell’attuale contesto storico.

Questo il tema cui si è ispirata la giornata di domenica I Febbraio, in cui tutto il Dojo Taiji Kase si è riunito per una mattinata di allenamento. In questa occasione bambini ed adulti, cinture bianche principianti e cinture di grado più elevato, nonché cinture nere, hanno potuto condividere l’esperienza dell’allenamento, ossia un momento di fatica e al tempo stesso di crescita, senza divisioni di corsi, riunendo l’intero Dojo.

Dojo è il termine giapponese che comunemente indica il luogo in cui si praticano le arti marziali ma il suo significato è più profondo. La parola Dojo è composta da due caratteri che significano “Via, percorso” e “luogo, spazio”, quindi non è solo una palestra in cui si svolge un esercizio fisico, ma anche il luogo in cui si cerca e si percorre la “Via”. Così, esso diventa un’entità collettiva, un organismo nel quale ciascun membro è parte essenziale del tutto e nel quale ognuno può riuscire a scoprire e realizzare la propria individualità ricercando la perfetta unità tra mente e corpo, e tra Se stesso e gli altri.

Ogni allievo offre la propria energia al gruppo, ricevendo forza e sostegno dagli altri, apprendendo così il rispetto reciproco, il coraggio e la gentilezza. Ogni elemento, siano essi maestri, allievi, genitori o parenti, è componente indispensabile di una squadra, di un Dojo, solido.

 

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Cos’è il Karate-Do, riflessioni di un praticante – Articolo sul Notiziario

Chi non si è mai avvicinato ad un’arte marziale difficilmente comprende cosa sia il Karate-Do e non potrebbe essere diversamente, dato che io stesso, nonostante una costante pratica che dura ormai da 13 anni, ne ho compreso solo alcuni aspetti.

Sarebbe bene non considerare il Karate uno sport in quanto con questo termine ci si riferisce ad una particolare prova fisica con cui si stabilisce il migliore atleta (come nel nuoto, nel sollevamento pesi e nell’atletica), oppure ad un gioco regolato da una serie di norme che permettono una competizione fra due persone o due squadre (come nel tennis, nella boxe e nel rugby). Il Karate tradizionale è arte marziale, è un percorso che non si pone come obiettivo ottenere la migliore prestazione o la vittoria di una gara, ma il miglioramento fisico ed interiore del praticante. Le competizioni agonistiche sono praticate in quanto ottimo momento per mettersi alla prova in una situazione impegnativa, ma se diventano l’obiettivo dell’allenamento ci si allontana dal vero Karate. Questo fine viene perseguito con lo studio e l’applicazione di tecniche di combattimento: calci, pugni e parate vengono ripetuti ricercandone la perfezione nella forma e l’efficacia.

La pericolosità di un combattimento reale è nota al karateka e per questo il praticante esperto cerca di gestire un eventuale scontro con il minimo numero di tecniche, preferibilmente evitando lo scontro stesso, ma se fallisce nell’intento, un solo colpo deve essere sufficiente a togliere all’avversario l’intenzione di nuocere. In palestra il combattimento rappresenta solo un momento, seppur fondamentale,  dell’allenamento. Attraverso di esso il praticante fortifica non solo il fisico, che diventa capace di eseguire colpi potenti ed incassarli senza danno, ma soprattutto il carattere, infatti accettare di essere attaccati presuppone umiltà e di sicurezza di sé. È nel combattimento che emerge maggiormente il rapporto di profondo rispetto che vige fra avversari. Ogni attacco è sferrato con un’adeguata dose di forza, velocità e convinzione non nell’intento di sopraffare o danneggiare il compagno, ma con la consapevolezza che solo un colpo realistico costituisce uno stimolo allenante per un suo miglioramento. La sincerità degli attacchi e il pieno controllo dei colpi, che non vengono portati a pieno bersaglio ma arrestati prima che possano provocare un danno, evidenziano il profondo clima di rispetto che permea ogni scontro che avviene nel Dojo, cioè nella palestra. Questo spirito infonde tutta la pratica e si manifesta pienamente nell’inchino rituale  ma carico di significato, effettuato all’inizio e alla fine di ogni esercizio.

Probabilmente non esiste un modo per spiegare adeguatamente cosa sia il Karate-Do, bisogna scoprirlo in prima persona attraverso una attenta pratica. Per avanzare in questa Via non si può far altro che farsi guidare da qualcuno che l’ha già esplorata più a fondo e ne ha colto aspetti a noi non ancora noti.

Elia Barison

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Il Karate, via di crescita – Articolo sul Notiziario

Il Centro Studi Karate Tradizionale Taiji Kase è apparso nell’ultimo numero del Notiziario di Ponte San Nicolò! Questo l’articolo:

“Educare” attraverso lo sport è da sempre la missione dell’A.S.D. Taiji Kase, presente da oltre 10 anni a Ponte San Nicolò. Nella palestra della S.M.S. A. Doria di Roncaglia, bambini e ragazzi studiano il Karate Tradizionale Shotokan, guidati dall’Istruttore III° Dan Matteo Lucchini e dal Sensei Dr. Alessio Casetta, fondatore del gruppo. La nostra arte marziale è considerata uno straordinario strumento, perfezionato nei secoli, in grado di sviluppare in modo armonico le capacità intellettive e motorie dell’individuo. Per questo il karate si presta ad essere un’impareggiabile mezzo di crescita individuale, insegnando, soprattutto ai ragazzi in età scolare, a sviluppare la   concentrazione, a collaborare con i compagni e a gestire la propria emotività anche in condizioni critiche.

In sintonia con questo pensiero e con la collaborazione della  Prof. Stefania Bordin, anche quest’anno gli studenti delle Terze Medie di Roncaglia sono stati coinvolti in un breve corso formativo che ha fatto loro “respirare” lo spirito di quest’antica arte marziale giapponese.

Degni di nota anche per  quest’anno i risultati prodotti dal Taiji Kase che acquisisce cinque nuove cinture nere (Sebastiano Favaro, Laura Rossi, Giulia Contato, Giorgio Bezzon, Luca Bianchi) e festeggia sul podio i propri agonisti che si sono distinti nelle competizioni regionali e nazionali confermandone l’eccellente preparazione. Ambra Barison, Vicecampionessa Italiana nel 2012 anche quest’anno conquista il primo posto ai Campionati Regionali e parteciperà ai Nazionali, in squadra con altri atleti alla loro prima esperienza nazionale quali Giulia Contato ed Emanuele Favaro.

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